Montascale a poltroncina o a piattaforma? Quando conviene comprarlo?
Salire al piano superiore, in assenza di un montascale o altro ausilio, può essere un vero problema per gli anziani, per le persone disabili, o per chi è in una situazione temporanea di handicap, avere una gamba fratturata o problemi di deambulazione legati all’equilibrio. Il tentativo di salire le scale da soli può essere molto pericoloso: un montascale può essere un modo veloce e sicuro per consentire a chiunque di mantenere la totale autonomia in assoluta sicurezza. Prima di decidere se questa sia l’opzione giusta per voi, occorre sapere alcune cose sul montascale.
Nozioni di base
Un montascale è un dispositivo motorizzato che viene installato su una scalinata per trasportarci su e giù. I Montascale sono estremamente utili per chi non è in grado di salire autonomamente le scale, per esempio anziani e persone disabili. Possono essere montati su qualsiasi tipo di scala sia dritta che curva o addirittura a chiocciola (solo poltroncina). L’alternativa al montascale è l’ascensore, soluzione che oltre ad essere più invasiva è decisamente più costosa. Avere un montascale a piattaforma o a poltroncina fornisce un modo sicuro per voi per riappropriarvi di tutti gli spazi della casa, sia ai piani bassi che alti. Un montascale può portare anche i pesi più importanti, arrivando anche oltre i 200 Kg.
Caratteristiche
I Montascale sono divisi in due grandi famiglie. Il primo è dotato di una poltroncina che scorre su una guida grazie ad un sistema pignone-cremagliera. L’altro ha una piattaforma che consente all’utilizzatore la possibilità di stare in piedi o seduti su una sedia a ruote. Tutti i montascale a poltroncina sono dotati di una cintura di sicurezza per garantire la sicurezza dell’utilizzatore, con la possibilità di scegliere fra la “classica” o una cintura “a 4 punti” consigliata in tutti quei casi in cui la disabilità non consente una posizione eretta e stabile. I montascale sono guidati dall’utilizzatore in autonomia, tramite un joystick montato o sul bracciolo della poltroncina o sul carter in quello a piattaforma, con la possibilità però di avere una pulsantiera volante per l’eventuale accompagnatore in caso di autonomia limitata.
Vantaggi
Ci sono diversi vantaggi ad avere un montascale. Le persone che sono portatori di handicap, o semplicemente anziane, sono spesso costretti a trasferirsi in una casa di cura o spostare la propria camera da letto ed il bagno al piano inferiore. L’impossibilità o la difficoltà a salire le scale viene risolta con un montascale. Il montaggio di un montascale di norma non supera la giornata e non sono richiesti particolari permessi. Il costo dell’installazione di un montascale gode dei benefici della legge sulle ristrutturazioni. Fino al 31/12/2016 è infatti possibile detrarre dall’IRPEF il 50% della spesa sostenuta seppur in 10 anni.
Svantaggi
Il principale svantaggio del montascale a piattaforma è l’importante ingombro dello stesso sulle scale, oltre alla necessità di avere un programma di manutenzione che può risultare costoso. Il montascale a poltroncina invece non è invasivo e si integra perfettamente nell’arredamento domestico grazie al binario di dimensioni ridotte ed alla possibilità di tenerlo parcheggiato in alto od in basso con curve a 90° o 180°.
Conclusioni
Un montascale può essere costoso o invasivo nel caso di “piattaforma”, ma è sicuramente uno strumento di prevenzione sugli incidenti domestici o addirittura l’unica possibilità di mobilità per chi è costretto su sedia a ruote. Lo Stato inoltre incentiva l’acquisto del montascale oltre che con la possibilità di detrazione dall’IRPEF del 50% della spesa anche con contributi Regionali o Comunali.
Per usufruire della detrazione, è necessario:
1. inviare, quando prevista, all’Azienda sanitaria locale competente per territorio, prima di iniziare i lavori,
una comunicazione con raccomandata A.R., tranne nei casi in cui le norme sulle condizioni di sicurezza nei
cantieri non prevedono l’obbligo della notifica preliminare alla Asl
2. pagare le spese detraibili tramite bonifico bancario o postale, da cui devono risultare la causale del
versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita
Iva del beneficiario del pagamento.
Per usufruire della detrazione è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Occorre, inoltre, conservare ed esibire a richiesta degli uffici i seguenti documenti
le abilitazioni amministrative in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessione, autorizzazione o comunicazione di inizio lavori). Se queste abilitazioni non sono previste è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui deve essere indicata la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi di ristrutturazione edilizia posti in essere rientrano tra quelli agevolabili
• domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti
• ricevute di pagamento dell’Imu, se dovuta
• delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese
per gli interventi riguardanti parti comuni di edifici residenziali
• in caso di lavori effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi, dichiarazione di
consenso del possessore all’esecuzione dei lavori
• comunicazione preventiva contenente la data di inizio dei lavori da inviare all’Azienda sanitaria locale, se
obbligatoria secondo le disposizioni in materia di sicurezza dei cantieri
• fatture e ricevute fiscali relative alle spese effettivamente sostenute
• ricevute dei bonifici di pagamento.